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Formazione Sportello Migranti LGBTQIA+

Proposta formativa per persone volontarie nei servizi rivolti a persone migranti, richiedenti asilo e rifugiate

La proposta formativa è promossa da Arcigay Genova – Approdo Lilia Mulas APS nell’ambito del progetto “Sportello Migranti LGBTQIA+”, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

Obiettivi del corso

Le persone che parteciperanno al corso potranno acquisire competenze relative a identità sessuale, stereotipi, pregiudizi e linguaggio non discriminatorio verso le persone LGBTQIA+. Sarà anche l’occasione per conoscere le attività del Centro Antidiscriminazione “Approdo Sicuro” e dei servizi che lo caratterizzano: Sportello Migranti LGBTQIA+ e Sportello Trans.

Informazioni e iscrizioni

Il corso è strutturato in due date che proporranno gli stessi argomenti, in modo da favorire la partecipazione del maggior numero possibile di persone.

Nella giornata di venerdì 1 marzo il corso sarà dalle 13:00 alle 18:00; sabato 2 marzo invece sarà dalle 9:30 alle 14:30.

Per iscriversi è necessario compilare il form disponibile al link https://forms.gle/H6fuXVjX3K4ofqao9 entro e non oltre le 23:59 di domenica 25 febbraio 2024.

Per esigenze di carattere organizzativo il numero massimo di persone partecipanti al corso è di 25. La partecipazione è libera fino al raggiungimento del numero massimo di posti.

Per informazioni è possibile contattare Arcigay Genova per telefono al numero 3512275029 (da lunedì a venerdì 9:00-13:00; martedì e mercoledì 14:00-18:00) o per mail scrivendo a sportello@arcigaygenova.it.

Il corso si terrà nella sede di Arcigay Genova in via del Lagaccio 92R, a Genova.

Approfondimenti tematici

– L’identità sessuale

– Stereotipi, pregiudizi e discriminazione

– Linguaggio ampio e costruzione delle immagini

– La situazione delle persone LGBTQIA+ nel mondo

– Le persone LGBTQIA+ migranti, rifugiate e richiedenti asilo

– I percorsi di affermazione di genere in Italia

Descrizione degli interventi

L’identità sessuale

Di cosa parliamo quando trattiamo di identità e identità sessuale? Parte costitutiva dell’identità personale, l’identità sessuale si compone del sesso biologico, dell’identità di genere, dell’orientamento sessuale e dell’espressione di genere. Tutto questo coinvolge le proprie relazioni e dinamiche relazionali, il rapporto coi corpi e con l’idea di sé, il confronto con gli altri e con stereotipi e pregiudizi in cui tutte e tutti siamo da sempre immersi.

Stereotipi, pregiudizi e discriminazione

Il modo in cui parliamo influenza direttamente il modo in cui pensiamo. Per questo è fondamentale chiarire cosa intendiamo quando parliamo di stereotipi, pregiudizi e discriminazione, per capire insieme in che modo questi tre concetti si legano tra di loro e come agiscono sulla realtà che ci circonda.

Linguaggio ampio e costruzione delle immagini

Il linguaggio è lo strumento con cui descriviamo il mondo e che, di conseguenza, impatta maggiormente sulle nostre relazioni interpersonali. Usare le parole corrette è quindi fondamentale per riuscire a costruire un clima di non giudizio e di fiducia, essenziali per la buona riuscita dell’intervento. Vogliamo proporre delle riflessioni sul modo in cui usiamo il linguaggio, soprattutto per quanto riguarda l’identità sessuale, per aiutare a decostruire alcuni stereotipi dannosi.

La situazione delle persone LGBTQIA+ nel mondo

In molti paesi infatti un’identità non eterosessuale e cisgender può portare una persona ad affrontare una persecuzione legale nel proprio paese, arrivando fino alla pena di morte. D’altro canto sono diversi i paesi che hanno tutele per le persone LGBTQIA+ anche maggiori a quelle presenti in Italia. Avere uno sguardo d’insieme sul tema può facilitare il rapporto con le persone che frequentano i nostri spazi e accedono ai nostri servizi, rendendo più agevole una situazione di profonda precarietà.

Le persone LGBTQIA+ migranti, rifugiate e richiedenti asilo

L’identità sessuale è uno dei motivi per cui una persona può richiedere la protezione internazionale. Quali sono le sfide e gli ostacoli principali che una persona LGBTQIA+ non italiana può incontrare durante il suo percorso migratorio? Di cosa parliamo quando diciamo “doppia vulnerabilità”?

I percorsi di affermazione di genere in Italia

Una persona che non si identifica nel genere assegnato alla nascita può decidere di avviare un percorso di affermazione di genere, garantito dalla legge 164 del 1982. Questo modulo offre la possibilità di fare una panoramica su cosa significa “percorso di affermazione di genere” e su quanto possa variare in base alle esigenze della persona che decide di intraprenderlo.

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Lo Sportello migranti LGBTI è sostenuto dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese attraverso i seguenti progetti finanziati:

  • Progetto n. OPM/2018/05901, dal 09/03/2020 al 08/03/2021
  • Progetto n. OPM/2020/15923, dal 01/04/2021 al 31/03/2022
  • Progetto n. OPM/2021/26843, dal 01/04/2022 al 31/03/2023

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