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Over 60 men, il libro: cinque domande a Gianluca Polastri

Venerdì 18 novembre 2016 (ore 21, Stanza della Poesia di Palazzo Ducale – Genova) nuovo appuntamento di Storie di vita omosessuale con la duplice presentazioni di Over 60 men + Over 60 women, antologie di racconti sulla terza età LGBT. Ne parliamo con Gianluca Polastri, curatore e co-autore del libro Over 60 men.

1- Com’è nata l’idea del libro?
L’idea dell’antologia Over60 è nata da un’esigenza molto concreta: finanziare il progetto Terza Età LGBT dell’Associazione Lambda Onlus. Si tratta di un’iniziativa di tipo volontaristico, attiva da circa quattro anni, che offre assistenza legale e sanitaria a persone sole, over 60, della comunità LGBT. Si è quindi pensato di coinvolgere scrittrici e scrittori che negli ultimi dieci anni fossero stati particolarmente attivi nel movimento, chiedendo loro di contribuire al progetto con un proprio racconto che avesse per protagonista un personaggio over 60.

Alla fine, quella del libro è stata un’intuizione che è andata al di là della mera raccolta di fondi. Spingere i lettori a confrontarsi con personaggi che vivono la terza età è, infatti, un ottimo strumento per sensibilizzare una più ampia platea su temi che spesso spaventano e che si affrontano solo quando ormai ci si trova a viverne le difficoltà.

Inizialmente l’antologia doveva essere una. Poi, con Margherita Giacobino, ci siamo resi conto di come uomini e donne, nel mondo LGBT, affrontino la terza età ancora oggi in modo diverso. Soprattutto quelli nati fra anni Trenta e gli anni Cinquanta. Lo spunto ci ha fatto quindi optare per due distinte antologie, per consentire agli uni e alle altre di indagare sui diversi e specifici condizionamenti sociali, soprattutto di tipo culturale. Per questo, pur se non previsto fin dall’inizio, questo progetto ci ha permesso di raggiungere un obiettivo più ampio e complesso di quello preventivato.

2-Come sono stati scelti gli autori di Over 60 men?
Ho privilegiato coloro che avessero saputo trovare, anche in passato, il giusto equilibrio fra abilità narrativa e capacità di trasmettere un messaggio. Quello che con una brutta espressione chiamiamo “narrativa impegnata”. Purtroppo non sono riuscito a contattare tutti gli autori che avrei voluto e alcuni, con cui invece c’è stato uno scambio di mail, hanno preferito non partecipare, perché consideravano il tema della terza età troppo lontano dalle proprie corde.

Non voglio nascondere, peraltro, di aver scelto gli autori anche in base alle mie esperienze di lettura. Oltre che scrittore sono anche, e soprattutto, un grande lettore. Ho voluto selezionare tutti coloro che mi avevano emozionato, in questi anni di letture, e che con i loro libri mi avevano lasciato qualcosa in dono, anche solo un diverso punto di vista sulla vita.

3-Qual è stato lo spirito che ha mosso la creazione del libro?
Uno spirito solidaristico e, volendosi spingere oltre, di vero impegno sociale. Non c’è un solo racconto che non valga la pena di essere letto. A differenza di quello che normalmente capita in questi casi, gli autori non hanno donato un racconto che avevano nel cassetto e che non avrebbero più avuto modo di pubblicare, ma hanno scritto una storia appositamente per il progetto, dando vita a un’opera unica e che, viste le numerose presentazioni e le diverse ristampe, ha anche incontrato il favore dei lettori più attenti.

4-Chi immagini come lettore/lettrice ideale di questo libro?
Queste due antologie sono rivolte, in primo luogo, ai lettori che si trovano o che potrebbero trovarsi nelle situazioni descritte. Ci terrei però a sottolineare come il pubblico ideale possa essere, paradossalmente e forse in modo più pregnante, quello degli under 60; perché sono proprio loro che potrebbero prendere oggi decisioni per il futuro, le cui conseguenze sarebbero evidenti solo dopo i sessant’anni. Questo libro, nel presentare situazioni molto diverse fra loro, aiuta a ragionare sulle scelte compiute e da compiere, anche in vista della terza età. Credo però che, al di là delle peculiarità che possano presentare storie di single o di coppie LGBT, questi racconti debbano essere destinati a qualunque lettore, anche eterosessuale: a chiunque si senta pronto ad affrontare un argomento tanto difficile quale è l’invecchiare.

5- Cos’è per te la narrativa lgbt?
È il luogo in cui chi appartiene alla comunità LGBT può conoscersi e conoscere, attraverso gli occhi e le vite dei personaggi. Lo spazio in cui le verità si confrontano: ci si riconosce o ci si trasforma in altro. Il posto in cui essere se stessi o diventarlo.

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