Stop omofobia a scuola: la campagna che si appella al Presidente del Consiglio e al Governo ha superato le 19.000 firme, ma ha ancora bisogno di te. Ecco come puoi dare il tuo contributo!
Oliviero Toscani, Vladimir Luxuria, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Vittorio Lingiardi, Alessandro Cecchi Paone, Delia Vaccarello, Nicla Vassallo, Maurizio Maggiani e Lidia Menapace sono solo alcuni dei molti esponenti della politica e della cultura che hanno aderito alla campagna: promossa dalle associazioni A.ge.d.o., Arcigay, ArciLesbica, Associazione radicale Certi Diritti, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno, Gay center, chiede al Governo che nella scuola pubblica italiana sia data piena attuazione alla “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013 -2015)”, anche nella prospettiva del triennio 2016-2018″.
Così si legge nel comunicato di Arcigay nazionale: «Le ricerche nazionali e internazionali parlano chiaro: il 4% degli studenti ha subito ripetutamente atti aggressivi perché percepito come gay, lesbica, bisessuale o transessuale, soprattutto nel periodo che va dalla terza media al primo biennio della scuola superiore; sono quindi circa oltre 100.000 le vittime di bullismo omofobico per anno scolastico. Ben un terzo dei giovani, che ogni anno si tolgono la vita, è costituito da gay, lesbiche, bisessuali e transessuali; inoltre gay, lesbiche, bisessuali e transessuali tentano di uccidersi da due a tre volte più spesso rispetto agli e alle eterosessuali della stessa età, a causa della discriminazione e stigmatizzazione sociale”. »
Come puoi contribuire? Sul sito change.org è ancora attiva la raccolta firme, così come tramite la pagina Facebook.
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