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Film a tema lgbt: Frida

La biografia dell’artista messicana (ma di origine ungherese) Frida Kahlo è stata portata sullo schermo nel 2002, con le meravigliose interpretazioni di Salma Hayek – Premio Oscar per questo ruolo – Alfred Molina e Geoffrey Rush.

Ispirata al libro Frida: A Biography of Frida Kahlo di Hayden Herrera, il film prende il via dall’incidente in autobus che ha segnato la vita (e il corpo) della giovane Frida.

I mesi trascorsi immobilizzata a letto alimentano il suo amore per l’arte, e la pittura diventa anche il mezzo per aiutare economicamente la sua famiglia. Quando, contro ogni previsione dei medici, Frida torna a camminare, si reca dall’artista Diego Rivera – uno dei più celebri pittori messicani e tra i fondatori del Partito Comunista nel suo Paese – per chiedergli un giudizio sulla sua opera.

Nasce così l’amore tra Frida e Diego e il loro sodalizio fra arte e politica. Si sono sposati, lasciati e risposati, un rapporto segnato dall’impossibilità di avere figli e da numerosi tradimenti.

Frida soffre per l’infedeltà compulsiva del marito, che arriva ad avere una relazione anche con una delle sue sorelle, ma lei stessa vive profondissimi legami, fra cui quello con Tina Modotti e con Lev Trockij, accolto in Messico dopo l’esilio dalla Russia.

Così descrisse Frida, in un’intervista, la protagonista Salma Hayek: «Mi sono innamorata di Frida all’età di 14 anni; la sua storia mostra i messicani e il Messico stesso in un modo diverso, in un periodo dove era il centro dell’attività culturale mondiale. Il Messico era parte di qualcosa di più grande, poichè la cultura “esule” arrivava tutta li. Il personaggio di Frida, in questo contesto, era libero e viveva la sua vita intensamente».

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