LGBT for dummies: il progetto Queer Culture Guide

queer culture guide

Un’enciclopedia for-dummies sul mondo LGBT, i suoi termini e le sue icone. Un modo divertente per imparare e trovare tutto ciò che serve per combattere ignoranza e quindi discriminazione“.

Così si presenta Queer Culture Guide: un progetto online a cui chiunque può contribuire, per aiutare a diffondere un linguaggio corretto e rispettoso, da utilizzare quando ci si riferisce a persone LGBT. A proposito, tu che ci stai leggendo, sei sicur* di sapere esattamente cosa significa LGBT?

Abbiamo intervistato lo staff di Queer Culture Guide, per capire meglio il senso del loro progetto.

Com’è articolata Queer Culture Guide? Quante persone ci “lavorano”? Come si può contribuire?
L’idea della Guide nasce dalla designer Mariagloria Posani, da sempre appassionata di cliché e subculture urbane. Qualche mese fa ha creato un booklet dove la comunità lgbt viene descritta con umorismo e leggerezza. L’intento è quello di schematizzare tipologie e caratteristiche che chiunque (gay e non) può imparare a conoscere, il tutto ridendoci su. Il target è internazionale (il sito è in inglese) e soprattutto sia lgbt-oriented che straight-oriented. Il progetto è entrato anche in una versione ‘virtuale’ grazie a questo sito, a cui stanno collaborando Martina Regis e Giulia Sosio in qualità di promoter e copywriter. Si può contribuire attraverso un apposito form predisposto all’interno del sito. L’idea che sta alla base è infatti quella di rendere partecipe chiunque abbia qualcosa da dire o da aggiungere alla Guida, per consentire una maggiore precisione nell’informazione e nel contenuto. Come Wikipedia, che è patrimonio di tutti, così questo portale può crescere e formarsi grazie agli aiuti esterni di chi sente di avere qualcosa da dire.

Se dico “Ho fatto outing”, di fatto sto dicendo che…
Forse forse non hai fatto una cosa bella! No, scherzi a parte, con questa domanda si può mettere già in chiaro una delle grandi differenze che la Guida spiega: coming out e outing. Quando una persona fa coming out si dichiara per quello che è: mancino, lesbica, bisessuale, astronauta. È una confessione che deve assolutamente essere spontanea e genuina, ognuno deve avere il diritto di viverlo coi suoi tempi e i suoi modi. Tutt’altra faccenda è la situazione dell’outing. Quando faccio outing dichiaro qualcun altro per quello che è, nell’esempio classico “Ah, Tizio è gay. Lo sapevi?”. Non è sempre una faccenda carina, mettiamola così.

Orientamento sessuale, preferenza sessuale, identità sessuale, scelta sessuale: sinonimi o contrari?
Come la Guida schematizza perfettamente, il sesso biologico è intrinseco nel nostro corpo: sono maschio o sono femmina. L’identità sessuale è invece ciò che il nostro cervello e cuore sente di essere: posso nascere con fattezze fisiche femminili ma sentirmi uomo, o viceversa. L’orientamento sessuale e la preferenza sessuale hanno invece a che fare con quello che ritengo attraente e/o interessante, e che può coinvolgermi emotivamente e fisicamente: donne attratte da altre donne, uomini che si innamorano di uomini o donne indifferentemente.. le combinazioni possibili sono tantissime, ed è bellissimo così.

Teoria del Gender o Gender Studies?
I “gender studies” sono quella serie di ricerche antropologiche, filosofiche che indagano il rapporto tra sex (identità sessuale) e gender (la rappresentazione che noi stessi poniamo alla società, lo status uomo/donna). Sono studi con base empirica e scientifica che hanno subito diversi sviluppi da circa gli anni Settanta, e che sono in continua espansione dal punto di vista del contenuto. La “teoria del gender”, invece, è un’idea che sostiene che non esistono differenze biologiche tra uomini e donne. Indica la differenza tra uomo e donna come qualcosa da rilevare solo a livello culturale, cioè gli uomini sono uomini perché sono educati da uomini, le donne sono donne perché sono educate da donne. Il vero problema non sta nelle teorie in sé, ma nel modo in cui queste vengono spesso traviate e riutilizzate da associazioni (spesso di matrice religiosa) per rimarcare pensieri e teorie che in realtà hanno ben pochi fondamenti razionali.

“Il trans Vladimir Luxuria”: trova l’errore in questa frase.
Luxuria non è IL trans, ma LA transgender.

Per saperne di più, vi invitiamo a visitare il sito Queer Culture Guide e a dare il vostro contributo.

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