Mercoledì 29 gennaio alle ore 16:30 presso la Commenda di San Giovanni di Pré il dibattito:
Nemici e nemiche dell’uomo nuovo.
La storia, il romanzo
Intervengono:
- Lorenzo Benadusi
Storico, docente dell’Università di Bergamo - Roberto Paterlini
Autore del romanzo Cani randagi - Nicoletta Poidimani
Saggista, studiosa di politiche razziali e di genere
Introduce e coordina:
- Giuliana Franchini
Docente di studi di genere Università degli Studi di Genova
I fascismi e, ancor prima di questi, la cultura nazionalista e bellicista del primo Novecento costruirono modelli di virilità e di femminilità funzionali alle esigenze di compattezza interna e alla volontà di potenza militare della nazione: uomini duri, dominatori, pronti alla guerra, donne-madri, custodi dell’integrità e dell’espansione della stirpe. Omosessuali e lesbiche furono rappresentati come i primi nemici dell’uomo nuovo che i regimi aspiravano a produrre, ambigue fonti di corruzione, capaci di minare insieme alla virilità, la salute della nazione.
L’omofobia, alimentata dalla massa di pregiudizi popolari e da supporti teorici di stampo razzista, si tradusse nella messa in atto di forme di persecuzione differenziate nei confronti degli uomini e delle donna e di diversa ampiezza e crudeltà nei diversi regimi.
Nell’incontro si intendono mettere a fuoco sia i modi della persecuzione, sia il vissuto di uomini e donne omosessuali negli anni del fascismo e del nazismo, incrociando due approcci: quello della letteratura, attraverso il romanzo di un giovane scrittore contemporaneo e quello storiografico che, negli ultimi anni, ha cominciato finalmente ad apparire anche in Italia.
Per capire quanto delle vicende e delle rappresentazioni comuni in quegli anni ancora ci riguardi.