Unioni civili: verità, non falsificazioni ideologiche!

vignetta omofobia

Avremmo preferito non intervenire in risposta ad un articolo così pieno di illogicità e assurdi giuridici, ma la verità oggettiva richiede una risposta.

Non siamo a difendere il Presidente del Consiglio (cui in passato non abbiamo lesinato critiche), ma è falso affermare che egli abbia riconosciuto di essere andato contro il Vangelo. Infatti il Presidente si è limitato a dire semplicemente di non aver giurato sul Vangelo, ma sulla Costituzione; con questo ha inteso ribadire la laicità dello Stato rispetto alle gerarchie cattoliche.

Quanto al riferimento all’art. 29 della Costituzione, è erroneo e strumentale leggerlo come fa l’esponente dell’MCL. Basta leggere i lavori dell’Assemblea Costituente per tener presente che la locuzione “famiglia naturale” venne introdotta dal giurista e uomo politico democristiano Aldo Moro che, in considerazione della precedente ingerenza dello Stato fascista nell’istituzione familiare, la volle preservare da interventi statalisti. Che la famiglia non sia solo quella eterosessuale, coniugata e cattolica ce lo dice la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (oltre alla Corte di Giustizia U.E.), ma prima ancora la storia e l’antropologia.

La Legge sulle Unioni Civili estende alle coppie omosessuali alcuni diritti del matrimonio eterosessuale, come dovuto anche in adempimento della condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei diritti dell’Uomo per il grave diniego nel riconoscimento di diritti fondamentali. Nulla stabilisce sulle adozioni.

Quale vulnus comporterebbe questo riconoscimento alla famiglia che il Bellotti assume (ma anche questo è contestabile) come “tradizionale”? Nessuno.

Consigliamo, pertanto, all’autore di studiare, leggere e informarsi prima di scrivere e attribuire ad altri dichiarazioni inveritiere; circostanze queste che suffragano solo un intento polemico e di propaganda ideologica.

Tutto questo salta agli onori della cronaca proprio subito dopo la Giornata Internazionale contro l’Omofobia del 17 maggio; la bella vignetta firmata Rolli nella prima pagina di «Il Secolo XIX» del 18 maggio sembra proprio raccontare quello che sta succedendo: un ragazzo viene aggredito, ma la Giornata contro l’omofobia… era ieri!

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