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La finestra aperta sulla terra dei sogni

Ulla e Maurizio realizzano un sogno, un piccolo grande sogno che, come tutti i sogni, nella realtà si realizza sempre in modo un po’ diverso da come l’abbiamo vissuto in quella terra magica dove sono i sentimenti a governare, non le leggi.
Insieme da 32 anni, dichiarano di essersi comportati come le coppie moderne. Immagino che anche loro, come me avanti negli anni, trovino un po’ buffo essere eternamente fidanzati, nel migliore dei casi uniti civilmente nel registro delle coppie di fatto, che almeno garantisce qualche diritto in più, ad esempio nel caso uno dei due si ammalasse.

Quando si tratta di sentimenti la precarietà non riesce ad avere il sopravvento sui progetti personali: per fortuna l’amore si dona e non ha prezzo, i progetti restano gli stessi o si adattano, come in questo caso, in minima parte.
Sia chiaro: il registro delle Unioni Civili è per Genova una conquista. Non è un flop perché i numeri non si aggirano sulle centinaia di iscritti. Non è un adeguamento al peggio come dichiarò, a suo tempo, L’Avvenire. È uno strumento di forte valore simbolico oltre che pratico, che incide sull’immaginario pregiudizievole costruito in anni e anni di omo e transfobia sociale intorno alle coppie non eterosessuali.
Ma soprattutto è una finestra aperta sulla terra dei sogni.
Ecco, noi vogliamo che su quel panorama si spalanchi anche una porta, che si arrivi al matrimonio, che si sancisca la totale uguaglianza di fronte alla legge di tutti gli amori liberamente scelti da adulti consenzienti.
Per questo saremo a Roma, il 7 dicembre, in Piazza Santi Apostoli, alla manifestazione Love is right Organizzata dalle associazioni LGBT nazionali.

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