La Corte costituzionale dichiara legittima la Legge Regionale contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere
La soddisfazione di Arcigay e Arcilesbica Genova.
Con sentenza 94/2011 resa nota ieri, la Corte costituzionale ha dichiarato legittime le disposizioni della legge della Regione Liguria 52/2009 in tema di discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.
Due – in particolare – le questioni all’attenzione della corte. La prima consistente nella previsione che impegna la Regione Liguria, nell’ambito delle proprie competenze, a garantire piena parità di accesso nelle prestazioni di servizi pubblici e privati senza discriminazioni determinate d orientamento sessuale e/o identità di genere.
La seconda prevede la facoltà per il paziente di far informare persone da lui designate sulle proprie condizioni, sulle terapie.
Il Governo aveva addotto la incostituzionalità delle disposizioni in quanto avrebbero invaso la sfera legislativa statale. Di diverso avviso è stata la Corte Costituzionale.
Dichiara Lilia Mulas presidente di Arcigay e arcilesbica di Genova: “Con la pronuncia della Consulta si è definitivamente concluso il lungo iter delle leggi regionali contro le discriminazioni. Ora attendiamo l’insediamento della commissione preposta alla attuazione della legge e andiamo avanti per la riammissione della norma stralciata che riguarda la somministrazione gratuita degli ormoni da parte del servizio sanitario regionale.”
“Si tratta di una pronuncia di portata storica” – dichiarano Damiano Fiorato e Daniele Ferrari, dello sportello legale di Arcigay Genova , “per il fatto che per la prima volta, la corte costituzione ha riconosciuto integralmente legittimo una legge regionale in materia di discriminazione fondata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.”
La dignità delle persone – anche LGBT – può trovare precisa tutela anche nella legislazione regionale.