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Liguria Pride: Dimmi chi includi e ti dirò chi sei

Oggi pomeriggio Arcigay Genova con le sue socie e i suoi soci ha partecipato al Liguria Pride, tenutosi in piazza De Ferrari. Abbiamo partecipato convinte e convinti dell’importanza di presidiare le piazze con i nostri corpi e le nostre rivendicazioni politiche.

La nostra associazione non è stata invitata ad intervenire dal palco, come hanno potuto fare altre realtà partecipanti. Forse perché non fa parte del Coordinamento Liguria Rainbow, forse per le differenze di vedute. Crediamo che il palco del Pride dovrebbe rappresentare tutte le associazioni LGBTI+ che lavorano sul territorio, e non solo quelle che partecipano all’organizzazione della manifestazione stessa. Nell’ottica del rispetto reciproco, inoltre, sarebbe corretto citare le associazioni che collaborano alla realizzazione di progetti sul territorio: la citata panchina rainbow di Lavagna infatti è nata grazie al sostegno di un’associazione locale, l’Associazione Culturale L’Agorà.

Dinamiche escludenti preoccupano e rischiano di precludere la possibilità di una collaborazione.
Come giustamente citato sul palco, Domenico Chionetti della Comunità di San Benedetto al Porto ricordava: “Dimmi chi escludi e ti dirò chi sei”. Escludere un’associazione che da 19 anni lotta per i diritti LGBTI+ in questa città è un gesto che non rispetta quanto detto sul palco e che lascia l’amaro in bocca.

Qualunque possibilità di chiarimento, dialogo e confronto sarà la benvenuta.

Al di là di ogni differenza e punto di vista, lasciare indietro realtà che si impegnano fortemente per i diritti della comunità LGBTI+ è lasciare nuovamente in coda al Pride chi, crediamo, ha il diritto e il dovere di metterci la faccia e portare la propria voce ed esperienza di fronte alla città.

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