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Nasce Ponte Arcobaleno: la solidarietà LGBT è internazionale

Segnaliamo con piacere la nascita del coordinamento Ponte Arcobaleno: partita dal movimento LGBTQI milanese ma aperta a nuove adesioni, vuole intraprendere una serie di iniziative con lo scopo di diffondere in Italia le informazioni su quanto sta accadendo in Tunisia, di supportare le iniziative delle associazioni per i diritti civili tunisine e di consolidare i rapporti tra la comunità LGBTQI tunisina e quella italiana, nella convinzione che la lotta per i diritti sia universale e che la solidarietà internazionale ne sia una componente importante.

A lanciare Ponte Arcobaleno sono CIG Arcigay Milano, il blog interculturale IlGrandeColibri.com – Essere LGBT nel mondo, il Progetto IO – Immigrazioni e Omosessualità, l’associazione antifascista bergamasca Rompiamo il silenzio, insieme a alcune singole personalità (gli attivisti milanesi Davide Bombini e Riccardo Tromba, il giornalista Paolo Hutter e lo scrittore Alessandro Golinelli).

Queste realtà hanno iniziato a collaborare per sostenere il movimento LGBTQI tunisino già da gennaio, con la campagna #FreeShams, lanciata in occasione della manifestazione “Svegliati Italia”, con due raccolte fondi (una per il sostentamento di alcuni ragazzi omosessuali arrestati in Tunisia con l’accusa di “sodomia” e una per sostenere le relative spese legali) e con un appello alla scarcerazione di altre dieci persone finite in prigione per lo stesso motivo: nel paese nordafricano, infatti, l’articolo 230 del codice penale condanna con pene carcerarie i rapporti tra persone dello stesso sesso e da alcuni mesi è in atto una campagna repressiva con numerosi arresti.

Come prima iniziativa, Ponte Arcobaleno farà partire una nuova raccolta fondi per garantire sostentamento e assistenza legale a cinque ragazzi omosessuali finiti in prigione con un’accusa di “sodomia” ora lasciata cadere, ma non ancora liberati perché trovati in possesso di tre spinelli.

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