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Segni indelebili: un racconto sull’Omocausto

Segni indelebili

Segnaliamo il progetto Segni indelebili, a cura del Cassero LGBT Center di Bologna, per costruire un immaginario condiviso sull’Omocausto, per conservarne memoria e ricordare le persone che l’hanno affrontato.

Scopo del progetto è stampare e donare alle biblioteche del territorio bolognese un libro contenente un racconto breve sul tema dell’Omocausto.

Il testo è Atto Terzo di Paolo Capponi, vincitore del premio Diverso sarò io promosso dall’Associazione Culturale PescePirata e da UNAR (Ufficio Nazionale contro le discriminazioni razziali). L’autore è un giovane scrittore esordiente, già presente in diverse antologie dal 2009 in poi, che gestisce anche il blog ilcontagocce, dove si cimenta in racconti flash da massimo novantanove parole.

Cassero ha organizzato un contest parallelo, vinto dall’illustratrice Emilia Petri, che ha realizzato la copertina di Segni indelebili che qui vedete. Si sta ora cercando di finanziare la stampa del libro tramite crowdfunding, con una campagna che avrà termine martedì 27 gennaio: l’obiettivo è 10.000 copie da donare alle 250 biblioteche comunali, provinciali e scolastiche del territorio bolognese.

Per partecipare al crowdfunding basta accedere al sito Idea Ginger.

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