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Quale Italia vincerà?

Nella stessa giornata apprendiamo dai giornali genovesi la proposta di Maruska Piredda di aprire alle coppie omosessuali nella nuova legge sulla famiglia in discussione in Regione a settembre e il malaugurato proposito di indire una adunata nazionale del partito di Gaetano Saya proprio a Genova il 24/25 nello stesso mese.

Sospettiamo che la scelta di Genova, città medaglia d’oro della Resistenza, dove i nazifascisti dovettero arrendersi senza condizioni alla popolazione, non sia casuale.
Chiamiamo tutta la cittadinanza democratica, le associazioni, i movimenti e i partiti che hanno a cuore la difesa della Costituzione e delle istituzioni repubblicane a impedire questa insultante adunata di nazisti il cui programma è una crociata contro comunisti e “zingari”, stranieri e omosessuali.
È gravissimo che questo gruppo insieme ad altri sia attivo sul territorio italiano e per di più corteggiato da alcuni settori politici. A fronte della disastrosa condizione economica e morale del Paese sconsigliamo vivamente di sottovalutare questi fenomeni come manifestazioni folkloristiche. Bene ha fatto il presidente del forum Sicurezza e Difesa del PD a chiedere l’intervento del governo per impedire l’adunata a sfondo nazista e la diffusione di idee ispirate all’odio razziale. Che si assumano le loro responsabilità, dopo che tanti di loro hanno coltivato l’humus da cui questa sozzura è fuoriuscita.
Come associazioni LGBT liguri ci uniamo alla richiesta di Emanuele Fiano, che estendiamo a chi rappresenta le istituzioni sul territorio, a partire dalla Sindaco Marta Vincenzi, alla quale siamo grati di aver sostenuto fin qui il progetto di Genova Città dei Diritti, un progetto che attraverso molteplici manifestazioni ha testimoniato la vocazione democratica e antifascista della città nei tempi nuovi.
Chiederemo anche all’UNAR, l’osservatorio nazionale che si occupa di lotta al razzismo, di intevenire con decisione. Genova non è nuova ad essere sottoposta ad esperimenti anti democratici, ma ha sempre saputo rispondere mantenendo la sua dignità, come ha dimostrato in occasione del decennale del G8. Auspichiamo che le tante forze che sono scese in campo a Luglio rinnovino il loro impegno per mantenere davvero questa città “pulita” da punto di vista etico.
Noi siamo la città e il Paese che dà voce e spazio alla proposta di Maruska Piredda, all’allargamento e all’uguaglianza dei diritti, alle lotte di tante e tanti di noi che nel loro quotidiano si impegnano per costruire un’Italia basata sul rispetto dei diritti umani fondamentali.
Quale Italia vincerà? Quella figlia di Hitler o quella figlia della Resistenza? La filastrocca di Bertolt Brecht o la nostra bella Costituzione?

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