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Non sono i gay lo scandalo del Premier!

In Piazza per chiedere al Premier di rispondere ai problemi del paese e sui suoi gravi scandali, le cittadine e i cittadini LGBT non sono lo specchietto per le allodole a disposizione di un uomo politico in crisi!
Martedì il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato che è meglio essere appassionato delle ragazze che essere gay, ricevendo per questo il sostegno dell’On. Santanché che offende i genitori di lesbiche, gay, bisessuali, transgender dicendo che tutti i genitori sperano di avere figli etero.
È gravissimo sentire da un Capo di Governo che un orientamento sessuale sarebbe meglio di un altro.

Le persone LGBT italiane spesso subiscono le conseguenze di questi pregiudizi che in tutta Europa si chiamano omofobia e vengono combattuti dai governi e dalle istituzioni.
Quando si dice che essere eterosessuali sia meglio che essere gay, si sotengono gli atti di bullismo, di violenza, di discriminazioni ai danni delle persone LGBT ancora frequenti in Italia.
Portiamo inoltre solidarietà alle ragazze e alle donne italiane, che ci appassionano per ben altre ragioni: per i loro contributi alla storia, alla cultura e alla civiltà di questo paese e non in quanto oggetti da guardare e di cui disporre.

Chiarito questo, non siamo disponibili ad essere pedine del gioco di un uomo politico in crisi!

È chiaro l’intento, con una battuta che pare studiata a tavolino, sviare il dibattito che lo riguarda attraverso le polemiche conseguenti ad una bassa battuta omofoba, che resta gravissima e che in nessun paese d’Europa un Capo di Governo penserebbe nemmeno lontanamente di pronunciare.
Da lui vorremmo chiarimenti sui suoi scandali personali che infangano l’immagine internazionale dell’Italia, vorremmo risposte riguardo alla crisi economica che minaccia imprese e lavoratrici e lavoratori italiani, riguardo al problema dei rifiuti in Campania, al futuro dei giovani italiani che si trovano con un sistema scolastico in rovina e a cui si presenta un futuro di precarietà o disoccupazione…

E non ultimo, se intende davvero scusarsi con i fatti, come ha dichiarato il ministro Frattini, con le persone LGBT italiane che vivono in un vuoto legislativo che non li tutela dalle discriminazioni e non riconosce i loro affetti.

Presidio sabato 6 novembre 2010 ORE 14:30
piazza De Ferrari (Teatro Carlo Felice)

Promotori:
Arcigay Genova, Arcilesbica, AGEDO, Usciamo dal silenzio Genova, Rete Lenford Genova.

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